Riconoscimenti Civili 2024: 59esima edizione

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Palazzolo sull’Oglio, 07/05/2024 – Una 59esima edizione, nuovamente alla Casa della Musica (ore 16:00), per premiare i cittadini benemeriti del 2024.

Si terrà come da tradizione il giorno del Patrono San Fedelemartedì 14 maggio – la cerimonia dei Riconoscimenti Civici di Palazzolo sull’Oglio, che ogni anno richiama la comunità intorno alle figure che hanno dato lustro alla Città o che si sono spese per gli altri.

Con questa edizione – sarebbe stata la 60esima, ma nel 2020 la cerimonia non si tenne per via della pandemia – verranno premiati ben otto cittadini palazzolesi emeriti: uno sarà insignito del Riconoscimento Civico, sei degli Attestati di Benemerenze e un Attestato di Gratitudine, creato appositamente, verrà conferito a Don Paolo Salvadori.

 

IL RICONOSCIMENTO CIVICO

Nello specifico, la più alta onorificenza palazzolese – ovvero il Riconoscimento Civico Città di Palazzolo sull’Oglio – verrà conferita a Lino Marini «in virtù della sua professionalità e passione lavorativa affiancata dall’attenzione all’impegno sociale e al prossimo che lo ha reso una persona stimata».

Marini (classe 1961) rappresenta la terza generazione delle Fonderie Marini – nate nel 1920 per volontà del nonno Giuseppe. Un'attività che, grazie alla dedizione e alla capacità imprenditoriale di Marini, oggi è una realtà affermata, con oltre quaranta dipendenti.

Non solo. Oltre a ciò, Marini ha svolto negli anni un’intensa attività di volontariato con il suo sostegno sia allo sport palazzolese, sia a diverse realtà benefiche come l’ospedale di Itololo (Tanzania) in collaborazione con il Gruppo Alpini Palazzolo e gli Amici di Padre Riccardo, e un orfanotrofio in Albania.

GLI ATTESTATI DI BENEMERENZA

Sei saranno gli Attestati di Benemerenza che verranno conferiti quest’anno.

A Giuseppe Tomasini «per il suo esempio di dedizione allo sport e per i risultati raggiunti nella sua carriera, con impegno e lavoro, dando lustro in Italia e non solo alla sua città natale di Palazzolo sull’Oglio».

Tomasini (classe 1946) è stato un'importante calciatore professionista. Dopo l’esordio nella Pro Palazzolo e la gavetta nel Brescia, alla fine degli anni Sessanta accetta la chiamata dell’amico fraterno Gigi Riva e – rifiutando l’ingaggio con l’Inter – approda al Cagliari. Qui parteciperà alla famosa epopea calcistica che porterà la squadra sarda a vincere lo Scudetto nel campionato di Serie A 1969–1970: traguardo che ancora oggi fa di lui uno degli sportivi più amati e celebrati della Sardegna, e non solo.

Ad Antonio Bocchetta «per il suo agire garbato e sensibile che ha contraddistinto la sua attività di Assistente Tecnico nel suo Istituto contribuendo alla crescita di diverse generazioni di studenti». 

Bocchetta (classe 1960), originario di Potenza, ha svolto la sua vita professionale (e non solo) a Palazzolo sull’Oglio, dove ha esercitato per quarant’anni all’Istituto d’Istruzione Superiore Giovanni Falcone come Assistente Tecnico. Con il suo ruolo e la sua disponibilità ha saputo accompagnare numerose generazioni di studenti verso i loro traguardi; una dedizione accompagnata anche dalla sua passione per la fotografia, a sua volta confluita nel suo bagaglio tecnico al servizio dell’Istituto.

A Lorenzo Boldrin «per il suo impegno nella Protezione Civile, oltre che neib, e per la sua determinazione ad acquisire competenze e offrire del tempo a servizio della comunità».

Boldrin (classe 2004) è stato il primo volontario a unirsi alla Protezione Civile di Palazzolo – in qualità di allievo – prima della maggiore età, a soli 17 anni. Compiuta la maggiore età, ha proseguito con costanza l’impegno preso e lo scorso 24 gennaio 2023, a soli 19 anni, viene nominato Rappresentante Supplente del Gruppo all’Assemblea del Comitato di Coordinamento dei Volontari di Protezione Civile della Provincia di Brescia. 

A Maria Calissi «per il costante servizio nell’ANPI e nel volontariato, nonché per l’impegno ad insegnare i valori della nostra Costituzione educando i giovani al rispetto della storia del passato e della nostra Città».

Calissi (classe 1955) volontaria da oltre vent’anni, da oltre dieci anni è la Presidente della sezione di Palazzolo sull’Oglio dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, intitolata a Vasco Toti. Con impegno e passione civica, Calissi lavora insieme ai giovani promuovendo la Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla lotta antifascista: un’educazione ai valori fondativi dello Stato Italiano.

A Umberto Bianchetti «per la dedizione nelle diverse attività a vantaggio non solo della comunità della Parrocchia di San Giuseppe ma di quella palazzolese tutta».

Bianchetti (classe 1939) ha iniziato il suo lavoro a fianco della Parrocchia di Palazzolo sull’Oglio all’età di 7 anni: prima come chierichetto, poi come organista e promotore della cultura musicale, fondando anche il Coro dei Fanciulli (1972). Dal 1994 al 2004 è stato anche referente palazzolese dell’associazione Amici di Viseu di Trenzano, che si occupava di adozioni a distanza, mentre nel 2009 ha contribuito alla realizzazione dell’archivio storico della parrocchia di San Giuseppe.

A Roberto Lancini «per il lodevole e generoso impegno a favore della comunità palazzolese e per le numerose attività realizzate con i giovani per la tutela e valorizzazione dell’ambiente».

Lancini (classe, 1953) – noto anche come Bruno Lancini – insegnante di Judo da oltre cinquant’anni, accanto alla passione sportiva ha sviluppato quella per la natura e la sua tutela. Fondatore prima della sezione palazzolese di Ekoclub International e ora dell’associazione Ekologia Italica, Lancini ha promosso interventi specifici di riqualificazione del verde in molti luoghi cittadini (dal Castello al Parco Fluviale ecc.), oltre a numerose iniziative per bambini e giovani. Tra queste, il Workcamp internazionale che dal 2013 per diversi anni ha accolto ragazze e ragazzi da tutto il mondo per un’esperienza di cura del verde palazzolese.

ATTESTATO DI GRATITUDINE

In questa edizione verrà poi attribuito uno speciale Attestato di Gratitudine al Reverendo Don Paolo Salvadori «per aver saputo guidare con lungimiranza, carisma e altissimo spirito di servizio le parrocchie cittadine e per il grande impegno nel rinnovamento infrastrutturale dei beni parrocchiali».

Un atto di riconoscenza e vicinanza per il parroco che, tuttora vittima del malore che lo ha colpito l’anno scorso, ha saputo lasciare un segno profondo nella comunità palazzolese.

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