Le Pietre d’inciampo e la storia della piccola gente

Attraverso semplici sampietrini ricoperti da una lastra di ottone su cui è incisa una frase del tipo “Qui abitava ..., nato ..., deportato, ... assassinato ... nell’anno ...”, l’artista tedesco Gunter Demnig intende ricordare le vittime della dittatura nazista. Demnig colloca le Pietre d’inciampo sul marciapiede accanto alla porta d’ingresso di quella che fu l’ultima casa di persone, per lo più sconosciute, perché comuni. Tali Pietre per il loro aspetto metallico emergono dal selciato circostante e soprattutto, quando  ci  chiniamo,  ci  colpiscono  per  la  dicitura  dell’incisione.  Ci presentano date degli anni della Seconda guerra mondiale, il nome di  luoghi  come  Auschwitz,  Dachau,  Gusen,  Mauthausen  e  molti  altri ancora, ai quali associamo lugubri ricordi.

LUNEDÌ 18 GENNAIO 2016
A ricordo delle vittime dei lager, presso le vie dove abitavano i Militari palazzolesi internati e gli Ebrei arrestati a Palazzolo, sono state collocate le "Pietre d'Inciampo" a cura dell’artista GUNTER DEMNIG
con le scolaresche che hanno raccolto le storie di vita degli internati e dei deportati.

Mappa delle Pietre d'Inciampo