Torre del Popolo

Appoggiata sulla torre circolare della “Mirabella” che apparteneva alla cinta muraria dell’antica Rocha Magna, la Torre del Popolo venne costruita tra il 1813 e il 1830.
In realtà diversi architetti furono contattati già dal 1803 per realizzare il progetto e risolvere le numerose controversie sorte a Palazzolo; in particolare, i compartecipi della Seriola Vetra di Chiari volevano impedirne la costruzione, temendo che un eventuale cedimento del terreno avrebbe potuto bloccare la sottostante seriola. La controversia si inasprì ulteriormente nel 1804, quando la Prefettura di Brescia rilasciò l’autorizzazione alla costruzione della torre e si eseguirono i primi lavori di pulitura e consolidamento del torrione che sarebbe servito come basamento. Soltanto l’intervento del Ministero dell’Interno risolse definitivamente la situazione, dando il via, nel 1813, alla costruzione della torre.
La forma e l’inusuale altezza della Torre del Popolo sono dovute all’insoddisfazione iniziale degli architetti, che continuarono ad alzarla per ottenere un migliore effetto estetico.

Nonostante alcuni rallentamenti dovuti a qualche carenza di fondi e, soprattutto, alla morte di don Cristoforo Chiodi, direttore del progetto, nel 1825 venne conclusa la cupola e l’anno seguente innalzata la prima statua lignea di san Fedele, opera del falegname palazzolese Bernardino Morandi. Statua che venne distrutta insieme alla cupola nell’incendio sviluppatosi nella notte del 19-20 febbraio 1893 durante i festeggiamenti per il giubileo di papa Leone XIII. Si procedette quindi alla ricostruzione della cupola, su progetto dell’architetto bresciano Luigi Arcioni, nonché alla realizzazione di una nuova statua del santo, inaugurate nel 1896. La nuova statua (ovvero quella attuale) è opera dello scultore milanese Marco Antonio Ricci ed è tra i primi esempi di galvanoplastica: alta dalla lancia ai piedi sette metri, pesa circa 900 chilogrammi.
La cella campanaria era originariamente dotata di cinque campane. Collocate nel 1831 e fuse durante la Seconda Guerra Mondiale per ricavarne materiali bellici vennero infine sostituite dal nuovo concerto di dodici campane inaugurato nel 1946 alla presenza del vescovo di Brescia, Giacinto Tredici.

La Torre del Popolo, con i suoi circa 92 metri di altezza (85 della torre e 7 della statua di san Fedele), oltre a dominare la città di Palazzolo, della quale è simbolo, è la torre civica campanaria, a base circolare, più alta d’Europa. Nel progetto iniziale la torre doveva fungere da campanile per la nuova chiesa parrocchiale (l’attuale Santa Maria Assunta), mentre l’idea di posizionarla sopra una delle torri della Rocha Magna fu già avanzata dall’architetto Masari di Venezia. Le colonne che formano la cella campanaria derivano dall’arco trionfale che i Bergamaschi avevano dedicato a Napoleone nel 1812, mai realizzato. La nuova statua del santo patrono, opera del clarense Marco Antonio Ricci, fu dapprima modellata in gesso, poi suddivisa in diciassette pezzi (oltre alla lancia, la spada e la palma), singolarmente metallizzati mediante grafite e posti nel bagno galvanico, formato da una soluzione di solfato di rame; la superficie complessiva della statua è di circa 40 metri quadrati.
Spedita infine a Palazzolo divisa in cinque sezioni, venne assemblata direttamente sulla cima della cupola.
Alla base, sulla muratura in ciottoli alluvionali della torre della “Mirabella”,
poggia una balaustra ornata da statue (raffiguranti i santi Pietro e Paolo, Sebastiano, Giovanni Battista, Fermo e Rustico, Rocco e Maria Maddalena), collocate su un pavimento adattato utilizzando alcune pietre sepolcrali provenienti dallo smantellamento del cimitero adiacente alla vicina chiesa.

Dove: Via Torre del Popolo

Contatti: Uff. Turismo 0307405522

via Torre del popolo, Palazzolo sull'Oglio
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